La conoscenza delle proprietà curative della Cannabis (la Canapa) da parte della medicina tradizionale asiatica risale a migliaia di anni fa: dal reumatismo ai crampi mestruali, l’olio estratto da questa portentosa pianta veniva usato per dare sollievo a innumerevoli problematiche che affliggevano il corpo, ma anche a diversi disagi psicologici quali l’ansia e l’insonnia.
La recente modifica della legislazione Italiana ha permesso a realtà agricole come La Signora delle Cime di coltivare e trasformare la Canapa legalmente e di mettere a disposizione del pubblico i preziosi olii estratti dai suoi fiori e le infiorescenze.
Sono indiscutibili le mille possibilità che la fibra della canapa offre. Dalla fabbricazione dei tessuti alla carta, dall’edilizia alla produzione di biomassa combustibile, passando attraverso l’alimentazione, la cosmesi e, infine, la stessa agricoltura (dove viene riutilizzata come pacciamatura).
Si dice che tornando ad utilizzare la canapa per varie produzioni si potrebbero risparmiare milioni di alberi e si dimezzerebbe l’uso del petrolio.
Oramai la ricerca è in grado di approfondire molti aspetti di questa coltivazione, in particolare delle sue proprietà bio-chimiche e nutraceutiche.
Possiamo affermare che la Canapa è ricca di acidi grassi essenziali, come gli Omega-3 e gli Omega-6; è inoltre una fonte preziosa anche di vitamine, come la A, la E e le vitamine del gruppo B.
Contiene anche una grande quantità di antiossidanti naturali, in grado di prevenire allergie e infiammazioni. Non va dimenticato il suo alto valore proteico (più del 20%), cosa che la renderebbe già preziosa in sé, come fonte di sostentamento!
Un valore energetico elevato (grazie all’alto contenuti di Carboidrati) ben si abbina alla percentuale di fibra e di minerali, tra cui ferro e fosforo. Il CBD (cannabidiolo), assieme al THC (tetraidrocannabinolo), argomento a cui siamo più attenti e per il quale vi invitiamo a leggere il nostro disclaimer.
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